Quando ho ricevuto la proposta di prendere parte alla giuria
del Concorso Nazionale settore Turistico–Alberghiero l’emozione e la gioia
erano tante ma subito dopo ha preso il sopravvento il timore di essere
all'altezza di questa prova.
In realtà come ho messo piede nelle cucine dell’Istituto Manfredini di Este mi sono sentita a casa e ho respirato a pieni polmoni quella passione che coinvolgeva
tutti quanti i presenti e l’energia che solo 20 adolescenti insieme possono generare.
Questi due giorni trascorsi con i ragazzi del Concorso Nazionale CNOS-FAP (Centro Nazionale Opere Salesiane - Formazione Aggiornamento Professionale) sono stati per me un arricchimento professionale e personale
che conserverò come dono prezioso.
Il primo giorno i ragazzi erano suddivisi a squadre e
dovevano con un budget prestabilito preparare un menù completo compreso di
antipasto, primo, secondo e dessert valorizzando i prodotti locali quali salumi del Prosciuttificio Fontana e Bertelli, radicchio del Consorzio Igp Verona, farine Molini Spigadoro e molti altri.
Il secondo giorno le prove erano individuali e ognuno doveva
stupire preparando un piatto con "5 sfumature di colore"!
La prima cosa che mi ha colpito è stata la totale assenza di
cellulari. D’accordo, in cucina non entrano smarphone ma non ne ho visti girare
neanche uno durante le pause o fuori dalla cucina. In un mondo in cui siamo
abituati a vedere giovani adolescenti con gli occhi incollati allo schermo di
un telefonino questo dettaglio mi ha colpito molto. Questi ragazzi si sono
dedicati al loro lavoro con dedizione e concentrazione, senza mai farsi distrarre,
passione e tanto impegno. Rispetto, prima di tutto verso i loro colleghi, gli insegnanti e
giudici e l’umiltà che li ha contraddistinti in ogni prova.
I piatti preparati? Cosa posso dirvi se non che li ho
trovati superbi!
Vi ho assaggiato tanta creatività, voglia di valorizzare i
prodotti del Territorio, di sperimentare e stupire.
L’augurio che vi posso fare è di conservare sempre nella vostra
dispensa l’ingrediente più importante: l’umiltà. E di mescolarlo sapientemente insieme
a una buona dose di curiosità. Solo così non perderete mai la voglia di
giocare con gli ingredienti e trovare sempre nuovi stimoli per voi e per chi
assaggerà i vostri piatti. E farà si che lo chef che è in voi vi porti ad essere innanzitutto grandi Persone.
Spero un giorno di sedermi al tavolo del vostro ristorante … e gustarmi le vostre creazioni!
Alcune foto dei piatti preparati dai ragazzi in gara
Complimenti ai ragazzi per quello che hanno saputo creare e anche al giudice che ha dovuto esaminarli.
RispondiEliminaDavvero bravissimi! Meno male ci sono ancora giovani in grado di stupirci! Buona giornata a te
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